Tab Article
Lavoro, adulti, università. Grandi sfide per l'educazione e la pedagogia. Si cerca qui, in primis, di sistemare le definizioni concettuali di quel versante del mercato del lavoro che è la formazione professionale, mettendo in luce le proprietà fondamentali della nozione principale di cui si occupa: la qualifica professionale. Una serie di schemi concettuali, chiarificano il funzionamento di questi ambiti delle società umane e offrono spunti per un'analisi delle politiche formative che tengono conto di dati e informazioni statistiche ed euristiche esistenti ma non si fermano a essi: l'intento è anzi di favorire l'avvio di indagini empiriche su basi ipotetiche più solide e la costruzione di set di dati in grado di integrare quelli oggi disponibili. In secondo luogo, si affronta un'intersezione tra le più importanti e feconde: quella tra formazione professionale e vita adulta. Si tratterà soprattutto di definire differenzialmente l'educazione degli adulti come campo di studio, e di intendere a quali fenomeni e a quali pratiche concrete esso si rivolga e possa contribuire. Rifiutando quell'identificazione tra studi di educazione degli adulti e metodologia didattica delle attività formative rivolte ad adulti, che prevale nella letteratura sul tema. Si prova a ripartire ab imis, identificando i fenomeni e, tramite la loro definizione, si mostra l'estensione e la problematicità di un campo di studi che interroga la frontiera aperta dell'umano in questo crinale tra intelligenze meccanizzate e collettive e fragili individualità. Infine, si tenta un'applicazione di quanto elaborato al caso della didattica accademica. Campo interessante quant'altro mai per i pedagogisti, messi alla prova più dura: mostrare coerenza tra quanto professano e quanto realizzano. La sfida è di applicare dottrine e teorie sull'insegnamento, sulla formazione e sull'educazione, a quanto si fa e si realizza concretamente nell'attività quotidiana con gli studenti. Senza compromessi che attenuino la forza teoretica e metodologica dei concetti, e senza velleitarismi che ne metterebbero a rischio la preparazione agli studi, al lavoro, alla vita. Assumendo infine, come punto d'attacco concreto e come terreno di proposta, il tirocinio, vero banco di prova per i corsi di studio pedagogici.